Divinità dei cancelli dell'oltretomba
Le divinità dei cancelli dell'oltretomba sono divinità egizie appartenenti alle religione dell'antico Egitto[1][2][3].
Descrizione e suddivisione
[modifica | modifica wikitesto]Gli Egizi credevano che nell'oltretomba, il Duat, si trovassero vari cancelli, porte e piloni attraversati ogni notte dalla barca solare di Ra (dio del sole) e dalle anime dei defunti dirette al mondo dei morti[3].
Gli antichi testi funerari forniscono descrizioni anche sensibilmente diverse dei cancelli dell'oltretomba; talvolta sono state elencate più di 1000 divinità guardiane, anche se nell'immaginario teologico egizio ogni accesso era sorvegliato da un dio minore che avrebbe consentito l'accesso solamente a coloro che sarebbero stati in grado di pronunciare il nome segreto, come una sorta di "parola d'ordine", del dio medesimo[3]. Nella Valle dei Re (Alto Egitto), non distante da Tebe, le pareti di varie tombe faraoniche furono decorate con i testi del Libro delle Porte, che descrive (come altri testi funerari) i dodici cancelli o piloni del mondo dei morti; benché si trattasse, nel pensiero egizio, di barriere architettoniche a tutti gli effetti, i cancelli erano individualmente chiamati come dee[3]. La Formula 144 del Libro dei morti menziona sette cancelli, ciascuno con il suo dio, con un portinaio e un araldo: il settimo cancello, per esempio, è sorvegliato dal dio "Altissimo fra essi", dal portinaio "Stridente di voce" e dall'araldo "Ricacciatore degli insorti"[2].
In altri testi compaiono i "ventuno portali segreti della magione di Osiride nel campo di giunchi", ciascuno con i propri nomi ed epiteti e protetto da divinità zoo-antropomorfiche sovente raffigurate sedute mentre impugnano lunghi e minacciosi coltelli[2]. I nomi di questi ultimi accessi, ancora femminili, sono, di volta in volta, inquietanti come il quattordicesimo ("Signora della rabbia — Danzante del sangue") oppure innocui come il terzo ("Signora dell'altare"); anche agli dei guardiani furono attribuiti nomi che ispiravano terrore e, soprattutto, ne evocavano i poteri temibili: per esempio "Orribile" e "Distruttore" — anche se alcuni testi evitavano direttamente di indicarli con il loro nome, aggiungendoli alla non breve lista di divinità egizie note agli studiosi ma impossibili da catalogare[2].
Cancelli descritti nelle pitture murarie della Valle dei Re
[modifica | modifica wikitesto]Stando alle descrizioni fornite dalle pitture murarie di alcune sepolture regali della Valle dei Re, ciascun cancello o pilone sarebbe consistito di tre "elementi": a) un serpente sputa-fuoco ritto di fronte all'accesso, b) l'accesso medesimo, descritto come un vero portale architettonico ma trattato come una dea, c) e il relativo dio guardiano. Il viaggio della barca di Ra attraverso tali cancelli può essere descritto come segue[4]:
- Primo cancello: Sia, deificazione della percezione, ritto sulla prora della barca del sole, invita un serpente chiamato "Protettore del deserto" a spalancare il cancello all'arrivo del dio-sole Ra, il quale, nella forma del dio Atum (deificazione del sole del tramonto[5]) osserva i propri nemici che vengono massacrati.
- Secondo cancello: il dio guardiano è chiamato "Ingoiatore di peccatori" e dietro al cancello si trova un lago di fuoco.
- Terzo cancello: il serpente guardiano si chiama "Aculeo" e il cancello "Signora del cibo"; dietro a quest'ultimo si trovano alcuni sciacalli che custodiscono il Lago della vita, interdetto alle anime del mondo dei morti perché è il luogo dove Ra attinge il proprio respiro.
- Quarto cancello: alcune divinità portano delle corde per misurare l'estensione dei campi dell'oltretomba (così come, nella vita quotidiana degli Egizi, si compiva la misurazione dei campi per fini fiscali); è inoltre questo il punto in cui venivano raffigurate le quattro etnie umane secondo gli Egizi: la "mandria di Ra", cioè gli Egizi stessi, e i Levantini, i Libici e i Nubiani.
- Quinto cancello: il cancello si chiama "Signora della durata", il serpente di guardia è "Occhi di fiamma" e dietro all'accesso si trova il perfido demone Apopi, personificazione del male e del caos e acerrimo nemico di Ra, qui chiamato "Cattivo di viso": venti divinità riescono ad arginare il suo potere devastante continuando a sezionarlo, mentre le teste di coloro che ha divorato emergono dalle sue spire; la barca del sole procede e Ra abbandona questa drammatica regione.
- Sesto cancello: la barca di Ra si accosta a sette pali dalla testa di sciacallo a cui sono legati due nemici per ciascuno, pronti per essere decapitati.
- Settimo cancello: il cancello di chiama "Brillante" e vi si trovano venti divinità con una corda terminante in quattro fruste, quattro teste di falco e quattro teste umane: resta un passaggio enigmatico e di difficile interpretazione.
- Ottavo cancello: vi si trova un serpente sputa-fuoco che brucia i nemici di Osiride.
- Nono cancello: vi si trovano Horus e Seth sul dorso di un leone dalla testa di falco.
- Decimo cancello: dietro a questo cancello compare nuovamente Apopi, questa volta incatenato così da non ledere Ra nel suo transito.
- Undicesimo cancello: il cancello di chiama "Misteriosa d'approcci" ed è sorvegliato da un dio-gatto di nome Meeiuti (onomatopea del miagolio).
- Dodicesimo cancello: dietro al cancello si trovano le dee sorelle Iside e Nefti in forma di serpenti: il viaggio attraverso i portali dell'aldilà è terminato e il sole sorge sul mondo in forma di scarabeo sacro (Khepri, deificazione del sole del mattino[6]).
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Un dio-coccodrillo guardiano del mondo dei morti dalle pareti della tomba di Seti I, nella Valle dei Re.
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Il viaggio della barca solare di Ra attraverso i cancelli dell'oltretomba e le relative divinità (sarcofago del IV secolo a.C.). Museo del Louvre, Parigi.
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Il viaggio della barca solare di Ra fra le divinità del mondo dei morti, dalla tomba del faraone Merenptah nella Valle dei Re.
Cancelli descritti nei papiri funerari
[modifica | modifica wikitesto]L'egittologo britannico George Hart del British Museum ha così schematizzato, nel suo Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses (1986), gli evocativi nomi di tali divinità e loro posizioni nell'oltretomba così come descritte nei papiri funerari noti agli studiosi[7]:
Divinità dei "sette cancelli"
[modifica | modifica wikitesto]Cancello | Divinità | Portinaio | Araldo |
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1 | "Capovolto di viso — Molteplice di forma" | "Segreto ascoltatore" | "Miserabile di voce" |
2 | "Allungato di fronte" | "Colui che ha il viso-Seqed (?)" | "Raggiante" |
3 | "Divoratore di sporcizia dal suo posteriore" | "Vigile di viso" | "Maledicente" |
4 | "Ostile di viso — Loquace" | "Percettivo" | "Grande di viso — Respingente i coccodrilli" |
5 | "Vivente sui vermi" | Ashbu | "Faccia d'ippopotamo — Furioso nell'aggressione" |
6 | "Furente di voce" | "Raschiante di viso" | "Affilato di viso" |
7 | "Affilatissimo fra essi" | "Stridente di voce" | "Ricacciatore degli insorti" |
Divinità dei "ventuno portali segreti della magione di Osiride nel campo di giunchi"
[modifica | modifica wikitesto]Portale | Nome del portale come dea | Dio guardiano |
---|---|---|
1 | "Signora del tremore" | "Orribile" |
2 | "Signora del cielo" | "Nato dal posteriore" |
3 | "Signora dell'altare" | "Purificatore" |
4 | "Potente di coltelli" | "Toro dalle lunghe corna" |
5 | "Ardente" | "Uccisore degli oppositori" |
6 | "Signora della tenebra" | "Distruttore" |
7 | "Velatrice dello Stanco (Osiride)" | Ikenti |
8 | "Lucente di fiamme — Estinguitrice del fuoco" | "Protettore del suo Corpo" |
9 | "Eminente" | "Uccellatore" |
10 | "Perforante di voce (al. Alta delle Doppie Porte)" | "Abbracciatore grande" |
11 | "Incessante nell'accoltellare - Bruciacchiatrice dei ribelli" | "Cuoco del suo braciere" |
12 | "Invocata dalle sue Due Terre" | "Gatto" |
13 | "Colei su cui Osiride (al. Iside, l'Enneade) allunga le sue braccia" | "Distruttore del ladro" |
14 | "Signora della rabbia — Danzante nel sangue" | "Stridente" |
15 | "Grande di valore" | "Vigile di viso" |
16 | "Terrore" | "Intelligente nel sibilare" |
17 | "Grande nell'Orizzonte" | "Spirito" |
18 | "Amante del fuoco" | "Unto" |
19 | "Colei che nella sua vita predice le mattine e possiede gli scritti di Thot" | senza nome |
20 | "Vivente nella caverna del suo Signore" | senza nome |
21 | "Affilatrice della selce per parlare con lei" | Giraffa (Memi) |
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Libro dei morti di Hori: creature sovrannaturali a guardia del mondo dei morti (Duat). Cleveland Museum of Art, Cleveland.
-
Il defunto al cospetto dei mostri del mondo dei morti, da un Libro dei morti (N 3096) al Museo del Louvre, Parigi.
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Rilievo del faraone Nectanebo I che adora creature sovrannaturali del mondo dei morti. Museo civico archeologico (Bologna).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hart 1986, pp. 68-72.
- ^ a b c d Wilkinson 2003, pp. 81-2.
- ^ a b c d (RU) Minor Netherworld Deities of Ancient Egypt, su touregypt.net. URL consultato il 28 luglio 2017.
- ^ Hart 1986, pp. 68-70.
- ^ (EN) Gods of Ancient Egypt: Atum, su ancientegyptonline.co.uk. URL consultato il 28 luglio 2017.
- ^ (EN) Gods of Ancient Egypt: Khepri, su ancientegyptonline.co.uk. URL consultato il 29 luglio 2017.
- ^ Hart 1986, pp. 70-2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hart, George, A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses, Routledge, 1986, ISBN 0-415-05909-7.
- Wilkinson, Richard H., The Complete Gods and Goddesses of Ancient Egypt, Thames & Hudson, 2003, ISBN 0-500-05120-8.